Roghudi
Immergendosi nel fascino degli itinerari aspromontani, tra boschi profumati????????☘????????, profonde gole e limpidi torrenti????, si giunge ad un paesino smarrito nella notte dei tempi: Roghudi, dal greco rhogodes (pieno di crepacci) o da rhekhodes (aspro), uno dei borghi fantasma più affascinanti della Calabria, dove, arroccato su un ciglione a 519 metri di altitudine, un grappolo di case, strette, quasi l’una sull’altra, formano un centro sospeso tra il verde più inaccessibile e misterioso dell’Aspromonte. Arrivarci non è facile.
Una piccola curiosità del luogo: ai muri esterni delle abitazioni venivano fissati grossi chiodi a cui venivano legate delle corde, all’altro capo delle funi venivano legati i bambini per le caviglie. Questa che può sembrare una pratica barbara era invece resa necessaria per evitare che gli stessi cadessero dagli altissimi dirupi presenti in ogni dove,e venne adottata dopo la morte di numerosissimi bambini. Si racconta anche che si odano le sirene delle Anarade, donne con zoccoli di mulo al posto dei piedi che cercavano di attirare le donne del paese, affinché si recassero al fiume a lavare i panni, con l’intento di ucciderle, così gli uomini del paese potevano accoppiarsi solo con loro. Si racconta che le anarade, per attirare le donne, usavano ogni strategia, come per esempio la trasformazione della voce. Per proteggersi dalle anarade gli abitanti del paese, fecero costruire tre cancelli, collocandoli in tre differenti entrate: uno a “Plachi”, Storie e leggende del borgo fantasma di Roghudi, da riscoprire in modo ancor più suggestivo, visitando le sue viuzze e stradine! Facciamoci insieme una passeggiata! sarà un'esperienza fantastica...
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