Il Cedro Chiamato botanicamente Citrus Medica, il cedro è un agrume della famiglia delle Rutaceae, il cui nome derivato dal latino citrus, è fuorviante poichè coincide con la traduzione di cedrus, nome dato invece alla conifera del Libano, famosa per aver fornito il legname per tante navi antiche. Si tratta di un arbusto a fioritura continua, con piene nei mesi di primavera e autunno. Esso può raggiungere i quattro metri di altezza, con foglie lunghe anche 20 cm. I fiori molto profumati crescono a gruppi da tre a dodici, hanno colore rossastro all'esterno e bianco all'interno. Il frutto di forma ovoidale può raggiungere un diametro di 30 cm e la sua buccia ruvida e spessa costituisce ben il 70% della massa totale. Il Cedro di Calabria è coltivato nella fascia costiera dell'alto Tirreno cosentino tra i comuni di Tortora e Diamante dove trova il suo habitat naturale grazie ad un microclima caratterizzato da temperature miti tutto l'anno senza particolari escursioni termiche. I terreni ideali per una migliore fioritura sono quelli di argilla calcarea mista a sabbia e humus, con buona presenza di azoto e potassio, tipici delle falde tirreniche del Massiccio del Pellegrino. Viene impiegato dall'industria alimentare per la preparazione di bibite analcoliche e frutta candita, ma viene spesso utilizzato dalla pasticceria calabrese nella preparazione di alcune creme per dolci. Nella zona in cui si coltiva e produce, chiamata appunto Riviera dei Cedri, si produce anche il liquore al cedro e sopratutto un olio extravergine di oliva aromatizzato al cedro, prodotto e commercializzato dal Consorzio del Cedro di Calabria, la cui finalità è quella di favorire la diffusione dell'agrume come importante elemento della gastronomia prima ancora che dell'industria alimentare. |