Home Territorio Artigianato

La Ginestra



 

 

 

 

 

 


La Ginestra (Spartium Junceum L.) è una pianta della famiglia delle Fabaceae, tipica degli ambienti mediterranei che sin dall'antichità fu impiegata come pianta da fibra. Era utilizzata, infatti, da Fenici, Cartaginesi, Greci e Romani per la produzione di stuoie, corde e manufatti vari. La stessa etimologia della parola greca "spartos", che significa corda ne conferma il suo impiego.  
E' molto abbondante nel territorio aspromontano dell'Area Grecanica e nella vallata dell’Amendolea e si lavorava per ottenere il filato, detto appunto filato di ginestra (to nèsimo to spàrto). Secondo i racconti orali su quest'antica pratica artigianale, s’iniziava la lavorazione per produrre il filato di ginestra dopo la sfioritura nel mese di agosto, si tagliavano a uno a uno i giunchi più lunghi, grossi e meno ramificati “o spàrto”, in greco - calabro, con un'attenta selezione.  Raccolti i giunchi e legati in fasci erano trasportati sulle rive della fiumara, puliti  e bolliti in grandi pentoloni di rame a fuoco lento, per circa tre ore con l’aggiunta di cenere allo scopo di ammorbidire gli steli; in epoche più moderne, negli anni Cinquanta del Novecento alcune  donne usavano anche la soda caustica invece che la cenere.  Finita la bollitura, gli steli erano fatti raffreddare e legati nuovamente in fasci per essere immersi in ammollo nell'acqua corrente della fiumara per la macerazione.  La macerazione era praticata con la sistemazione dei nuovi fasci sotto il peso di grossi massi, per circa otto giorni e serviva per ammorbidire completamente la fibra di ginestra e facilitare le operazioni successive di distacco di parti. Dopo otto giorni si recuperavano i fasci ormai macerati per passare alla seguente fase di lavorazione, che consisteva nello sfilacciare gli steli lasciati a macerare per separare la fibra dall'anima interna, lo si faceva attraverso la pratica della scorciatura, ciò avveniva con il cospargere gli steli macerati di sabbia fine, presa direttamente dal greto della fiumara, per poi strofinarli energicamente a mani nude, questa pratica era molto faticosa e dolorosa e determinava numerosi graffi e dei piccoli tagli nelle mani, tanto che per disinfettare e guarire in fretta si ricorreva spesso all'essenza di bergamotto. Finita la scorciatura si proseguiva con la sfibratura, praticata serrando pochi steli alla volta fra le dita e strappandoli con decisione, in modo da separare la fibra dal canapulo. La fibra ottenuta doveva essere ancora raffinata per ottenere il filato per tessere al telaio e quindi si doveva privare dalle parti legnose e dal verde della clorofilla, questo avveniva in una seconda parte della giornata dopo una breve pausa attraverso il processo di battitura, sempre praticata nel greto della fiumara. La battitura si eseguiva con robuste mazze di legno, che battevano sulla fibra ancora impura, costituita da fibre verdastre con rametti e impurità,  sistemata a piccoli fasci su grossi massi, con l'impiego di grande energia s'intervallano colpi a frequenti sciacqui e strizzature per purgare e sbiancare la fibra. Finite queste fasi di lavorazione nel greto della fiumara, dopo l'asciugatura, si passava alla cardatura e alla filatura. questa era la fase più difficile dell’intero processo di lavorazione, e consisteva nel trasformare la fibra in filato con alcune operazioni manuali laboriose e sincronizzate. Ci si avvaleva dell’uso della rocca, uno strumento che serviva a contenere la fibra, e del fuso, che con movimento rotatorio attorcigliava le fibre su se stesse filandole all'infinito. In alcuni casi si filava con "u filacellu", dove il movimento rotatorio per la filatura era generato da un’apposita pedaliera, mentre l’alimentazione della fibra era esclusivamente manuale.

 

 

Calabria Guida Turistica

Visite guidate, tours, escursioni e servizi per il turismo in lingua italiana, francese e inglese

Dott.ssa Caterina Malfarà Sacchini - tel (0039)3477021535e.mail: caterina@calabriaguidaturistica.it

Home | Chi Sono | Contatti | Copyright Credits:Archiged & Designers